martedì 26 agosto 2008

Aumenta ancora il prezzo di pane e pasta...ma non per la Dieta a Zona.

E' notizia di questi giorni che il prezzo della pasta e del pane è salito alle stelle.

Un problema per molti ma non per tutti...si fa per dire.

Si perche non tutti sanno, che la Dieta a Zona utilizza solo il 40% di apporto calorico su base glucidica, e di questi solo carboidrati ad indice glicemico basso, come verdure e frutta.

Quindi gli Zonisti, non quelli del pallone, hanno dalla loro un doppio vantaggio, economico e dietetico.

E si oltre al risparmio economico si ha il vantaggio di utilizzare una dieta che ci permette di perdere peso in modo equilibrato.

Con questo, non voglio dire che si debba rinunciare per sempre alla pasta, ma che non è l’unica fonte di carboidrati a nostra disposizione.

Per saperne di più sulla Dieta a Zona...entra di wikipedia.

Marco Ceccarelli
lunedì 5 maggio 2008

La dieta a Zona SI la dieta a Zona NO

La Dieta a Zona significa novità per alcuni, ma per molti risulta conosciuta gia dalla meta degli anni 90.

Il fondatore della Dieta a Zona è Barry Sears, scienziato laureato come Biochimico il quale ha elaborato un sistema dietetico ed una tecnica che controlla gli ecosanoidi.

Il cibo per Sears viene utilizzato come un farmaco capace di influire direttamente sul ruolo degli ormoni del corpo umano.

Con la Dieta a Zona si mangia di meno ma in modo equilibrato secondo le necessità del nostro organismo, andando a regolare i due ormoni insulina e glucagone responsabili di accumulo o utilizzo della massa grassa del nostro corpo.

La Dieta a Zona per molti è anche una dieta numerica poiché per determinare la giusta quantità di macronutrienti si segue una percentuale di assunzione e scelta di alimenti “buoni”.

Nel calcio la zona è data dal 4-3-3 nella dieta a zona invece si utilizza il 40-30-30(strana somiglianza).

Spieghiamo allora questi numeri...

Il 40% è dato dalla parte Glucidica , cioè i carboidrati, un 30% dalla parte Proteica e il rimanente 30% dalla parte Lipidica.

Secondo Sears però sia i Carboidrati, Protidi e Lipidi vanno suddivisi in Favorevoli e Sfavorevoli. Per esempio l’utilizzo nella dieta di carboidrati a basso indice glicemico(favorevoli), come frutta e verdura, sono da preferire a discapito di pane e pasta che sono al alto indice glicemico(sfavorevoli).

La stessa cosa vale per Protidi e Lipidi con alimenti favorevoli e alimenti sfavorevoli.

Attraverso la Dieta a Zona il nostro organismo trasforma la parte grassa accumulata in energia, riducendo di fatto il grasso in eccesso nel corpo.

Ma allora e’ una dieta perfetta?

Cosi non sembra...visto che secondo i calcoli matematici di Sears un uomo medio con una vita sedentaria media dovrebbe sopravvivere con circa 1200 Kcal al giorno. Infatti molti sostenitori Pro-Zona aumentano la parte lipidica, quindi fortemente calorica, per raggiungere il fabbisogno giornaliero necessario che in teoria per l’esempio appena descritto dovrebbe essere di almeno 1800 Kcal.

La verità come spesso capita sta nel mezzo.

Infatti come dieta dimagrante la Dieta a zona è ottima visto che ci permette di perdere peso in modo equilibrato e senza arrivare agli estremi, come alcune diete che portano il malcapitato quasi a morire di fame( per modo di dire).

Una volta raggiunto il peso ideale si può strutturare il fabbisogno giornaliero Kcalorico modificando la quantità di carboidrati e lipidi in base alla costituzione fisica ed alle attività svolte.

Per maggiori informazioni ovviamente consiglio di leggere il Libro di Barry Sears “Come raggiungere la zona”.

Per ulteriori approfondimenti consiglio di leggere Dieta a Zona Pro e contro:

DIETA A ZONA PRO E CONTRO


Per tabelle e indicatori di massa corporea consiglio:

Optizone


Buona Dieta a Zona a tutti.
domenica 27 aprile 2008

La Dieta Alimentare non e' solo una Dieta Dimagrante

La comune e semplice parola Dieta non è altro che la Dieta Alimentare
che noi seguiamo tutti i giorni e che non ha affatto il significato di Dieta Dimagrante.


Comunemente ed erroneamente per indicare che una persona sta seguendo una Dieta Ipocalorica, ci affrettiamo semplicemente a dire: “E’ a dieta”.

Ma è un’affermazione errata, che sta ad indicare che una persona sta seguendo una Dieta per dimagrire.

Ci sono tantissime diete che non servono a ridurre calorie ma a stabilizzare o ridurre altri elementi.

Lo e’ un esempio la Dieta Mediterranea, con la quale i nostri nonni sono cresciuti e che non e’ altro che una Dieta Equilibrata.

Ci sono diete utilizzate per compensare patologie come il Diabete o per ridurre il colesterolo.

Negli ultimi anni hanno preso piede nuove Diete, anche se non sono novità, come la Dieta a zona, la Dieta Scarsdale, la Dieta South Beach, la Dieta Dissociata ed altre.

Diciamo che non tutte le Diete vanno bene per tutti, una Dieta Iperproteica non va bene a chi soffre di Insufficienza renale, come una Dieta Ipocalorica non va bene come Dieta in gravidanza.

Se siamo curiosi approfondiamo le tipologie e differenze tra le varie Diete, e proviamo quella più adatta al momento e alle nostre caratteristiche.

Buon Appetito

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