lunedì 5 maggio 2008

La dieta a Zona SI la dieta a Zona NO

La Dieta a Zona significa novità per alcuni, ma per molti risulta conosciuta gia dalla meta degli anni 90.

Il fondatore della Dieta a Zona è Barry Sears, scienziato laureato come Biochimico il quale ha elaborato un sistema dietetico ed una tecnica che controlla gli ecosanoidi.

Il cibo per Sears viene utilizzato come un farmaco capace di influire direttamente sul ruolo degli ormoni del corpo umano.

Con la Dieta a Zona si mangia di meno ma in modo equilibrato secondo le necessità del nostro organismo, andando a regolare i due ormoni insulina e glucagone responsabili di accumulo o utilizzo della massa grassa del nostro corpo.

La Dieta a Zona per molti è anche una dieta numerica poiché per determinare la giusta quantità di macronutrienti si segue una percentuale di assunzione e scelta di alimenti “buoni”.

Nel calcio la zona è data dal 4-3-3 nella dieta a zona invece si utilizza il 40-30-30(strana somiglianza).

Spieghiamo allora questi numeri...

Il 40% è dato dalla parte Glucidica , cioè i carboidrati, un 30% dalla parte Proteica e il rimanente 30% dalla parte Lipidica.

Secondo Sears però sia i Carboidrati, Protidi e Lipidi vanno suddivisi in Favorevoli e Sfavorevoli. Per esempio l’utilizzo nella dieta di carboidrati a basso indice glicemico(favorevoli), come frutta e verdura, sono da preferire a discapito di pane e pasta che sono al alto indice glicemico(sfavorevoli).

La stessa cosa vale per Protidi e Lipidi con alimenti favorevoli e alimenti sfavorevoli.

Attraverso la Dieta a Zona il nostro organismo trasforma la parte grassa accumulata in energia, riducendo di fatto il grasso in eccesso nel corpo.

Ma allora e’ una dieta perfetta?

Cosi non sembra...visto che secondo i calcoli matematici di Sears un uomo medio con una vita sedentaria media dovrebbe sopravvivere con circa 1200 Kcal al giorno. Infatti molti sostenitori Pro-Zona aumentano la parte lipidica, quindi fortemente calorica, per raggiungere il fabbisogno giornaliero necessario che in teoria per l’esempio appena descritto dovrebbe essere di almeno 1800 Kcal.

La verità come spesso capita sta nel mezzo.

Infatti come dieta dimagrante la Dieta a zona è ottima visto che ci permette di perdere peso in modo equilibrato e senza arrivare agli estremi, come alcune diete che portano il malcapitato quasi a morire di fame( per modo di dire).

Una volta raggiunto il peso ideale si può strutturare il fabbisogno giornaliero Kcalorico modificando la quantità di carboidrati e lipidi in base alla costituzione fisica ed alle attività svolte.

Per maggiori informazioni ovviamente consiglio di leggere il Libro di Barry Sears “Come raggiungere la zona”.

Per ulteriori approfondimenti consiglio di leggere Dieta a Zona Pro e contro:

DIETA A ZONA PRO E CONTRO


Per tabelle e indicatori di massa corporea consiglio:

Optizone


Buona Dieta a Zona a tutti.

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